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Il papà Luigi Arzuffi

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Scultura

Anche se principalmente impegnato nell’attività di pittore non di meno si cimenta nel campo della scultura, con le figure in bronzo.
La scultura è stata una delle sue forme di espressione più accattivanti, perché nella plasticità delle linee e delle movenze, e nel calibro dei volumi rapportati fra loro dentro una direttrice unitaria, l’autore ha potuto ribadire il ruolo della linea, e la sintesi dei rapporti fra misura corporea e stile di proposta dell’impianto.
Affronta anche temi complessi dimostrando il desiderio di dare “spazio”, non solo ritmo alle figure, così genuinamente sue.
La scultura è una riuscita introduzione nel mondo della forma, nella quale il pittore ha continuato per tutta la vita a confrontarsi.
La forma diventa scultura, facendosi interprete dell’umiltà e della fantasia, sino ai risultati che si godono nell’osservazione delle opere dell’autore.

 

Tratto dal volume  “Luigi Arzuffi e il padre Pasquale
Testi di Amanzio Possenti
Edito da Grafica e Arte Bergamo

Fanciulla

Fanciulla

1962 - bronzo altezza 30 cm

La modella

La modella

1965 - bronzo altezza 45 cm

Passo di danza

Passo di danza

1975 - bronzo altezza 38 cm

Angioletto che dona una rosa

Angioletto che dona una rosa

monumento funebre fam. Traini 1983 - bronzo

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