
Il papà Luigi Arzuffi

Scene varie
Pittore attento alle piccole cose, come ai sentimenti più modesti tratti dall’interno del cuore, affronta i temi più svariati del dipingere, passando, dai paesaggi agli interni, alle cose che diventano testimonianza di un sentire.
Utilizzando in prevalenza colori bruniti, ma aprendosi anche alle cromie più acutamente suggestionanti, coglie le significazioni di infiniti trasalimenti psicologici. Nei paesaggi privilegia l’originalità del “guardare” senza contrappunti, negli interni, ferma il pennello nei dettagli minori, ricordando che l’immagine è composita non elitaria; nei personaggi c’è la memoria visiva che si esterna in pienezza.
E’ tutto un mondo “piccolo” in un universo grande; dà l’impressione che la sua pittura entri nell’animo dello spettatore per aiutarlo a sconfiggere i mali che ne frantumano il cuore.