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Il papà Luigi Arzuffi

Ritratto
La ritrattistica è scelta rara nei pittori di qualità: Difficile è valorizzare l’identità artistica ancor prima di quella fisica.
Luigi Arzuffi dona ad ognuno dei suoi ritratti non già il volto per il volto, bensì il volto per una accensione di luce pittorica, fatta di scavo meditativo, di penetrazioni, di distacchi.
Quando si parla del ritratto in Luigi, non si può prescindere dal suo guardare smarrito attorno, quasi a “ricercare” non un’approvazione, bensì uno stimolo a cogliere un dettaglio che afferma e segnala il cuore, l’anima della creatura.
Insomma una ritrattistica che si ispira al proprio credo figurale, per star dentro la sensibilità donata ad ogni volto e non allontanarsene per compiacimento.
![]() Il cavallerizzoolio su tela 100x70 | ![]() Signora Nini1963 - olio su legno 60x40 |
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![]() Monsignor BattagliaVescovo di Faenza 1977 - olio su tela 100x70 | ![]() Jennifer1982 - olio su tela 100x60 |
![]() Laura Sara Anna1989 - olio su tela 65x85 | ![]() Contessa Pesenti1992 - olio su tela 90x73 |
![]() Autoritratto1967 - olio su tela 60x46 | ![]() Signor Piero1988 - olio su tela 55x40 |
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